Docenti, arriva la formazione annuale obbligatoria: opportunità d’aggiornamento ma anche ulteriore onere fuori dal contratto e a stipendio fermo
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Per il sindacato, l’aggiornamento professionale costituisce un punto fermo per gli insegnanti che hanno il delicato compito di trasmettere conoscenze, capacità e competenze.
Tuttavia, ciò che non è ancora chiaro è prima di tutto la collocazione oraria di tale formazione obbligatoria. Premesso, infatti, che l'orario di lavoro dei docenti è, sino a prova contraria, definito dal contratto collettivo nazionale e si compone di lezioni frontali, più 40 ore annuali per le attività collegiali e altre 40 per lo svolgimento di attività connesse all’insegnamento, viene da sé che la formazione sarà aggiuntiva al “pacchetto” di impegni annuali.
Organico autonomia: priorità è il potenziamento della didattica, non la sostituzione dei colleghi assenti
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Perequazione professionale. L’utilizzo dell’organico dell’autonomia sta già prendendo corpo in decreti e provvedimenti dirigenziali alquanto astrusi e sabotatori della norma che lo istituisce.
La Nota ministeriale n.2852 dello scorso 5 settembre, arrivata con leggero ritardo, rispetto alle prime riunioni collegiali di inizio anno scolastico è stata quasi del tutto ignorata cosicché il passaggio dal vecchio al nuovo ha preso una piega per nulla confortante: i docenti potenziatori neo-arrivati nelle scuole, assunti nella fase C del cosiddetto piano straordinario di assunzioni Renzi-Giannini, hanno già destituito dalle cattedre i vecchi docenti curriculari, in barba alla continuità didattica e alla titolarità di sede; il fenomeno si chiama “perequazione professionale”.
Chiamata diretta, tempistica e procedura: 18 luglio linee guida e il 25 avvisi dei presidi
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Atto unilaterale del Miur, tempistica e procedura per la 'chiamata diretta': il 18 luglio arrivano le Linee Guida e il 25 gli avvisi dei presidi.
Sembra essere oramai certo che il Miur proseguirà sulla strada della 'chiamata diretta' mediante un atto unilaterale: la rottura tra sindacati e Ministero sembra essere insanabile, soprattutto sulla questione delle certificazioni delle competenze.
Secondo la stampa specializzata, sarebbe già iniziata la corsa all'acquisto delle competenze proprio perché il sistema italiano prevede corsi online che, spesso e volentieri, non sono eccessivamente formativi ma permettono di accumulare punteggio.
Istituti professionali, a settembre riforma: più laboratori e materie di indirizzo
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In via di definizione il decreto che dà seguito alla delega contenuta nella "Buona scuola", relativamente agli istitui professionali.
Il Decreto legislativo consterà di 13 articoli che puntano alla riforma degli istituti professionali, rivedendo la riforma Gelmini. Secondo quanto apprendiamo, a settembre potrebbe essere varato direttamente dal Consiglio dei Ministri.
Tra i provvedimenti l'assicurazione dell'alternanza scuola-avoro dalle classi seconde, più ore alle materie di indirizzo e potenziamento delle attività laboratoriali (44% nei primi 2 anni e 56% nel triennio successivo).
Inoltre, gli studenti potranno contare su percorsi personalizzati e le scuole potranno meglio raccordarsi on le filiere produttive del territorio al fine di poter utilizzare le soglie di flessibilità curriculare che nel biennio sono del 20%, che passa al 40% nel triennio.
Demansionamento docenti di laboratorio: occorre denunciare
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Circa tre anni fa fu pubblicato sul sito dell’ufficio scolastico provinciale di Catania un documento recante i provvedimenti di utilizzazione del personale docente, Insegnanti Tecnico Pratici, che può essere frainteso e sta ancora inducendo in errore qualche dirigente scolastico delle scuole secondarie di II grado.
Nel citato documento del 2013, sotto forma di foglio elettronico, accanto al nome del docente di laboratorio utilizzato, per mancanza di posti, a disposizione nella scuola di precedente titolarità, appare la dizione “assistente tecnico” con il codice relativo e il numero di ore assegnate.
Gli esuberi storici e il potenziamento
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Il problema degli esuberi, nella provincia di Cagliari, ha una storia ultra-decennale. In particolare la tabella C, che raccoglie gli insegnanti tecnico pratici di laboratorio della scuola secondaria di secondo grado, paga lo scotto delle ultime riforme, dalla Gelmini in poi, che hanno visto ridurre, in spregio ad uno sbandierato potenziamento della didattica laboratoriale, le ore di lezione di laboratorio nei diversi indirizzi degli istituti tecnici, degli istituti professionali e persino dei licei scientifici tecnologici, con la istituzionalizzazione dei medesimi in licei delle scienze applicate.
"Gli istituti professionali vanno chiusi"
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Sarà forse l'effetto dei primi caldi estivi o l'insostenibile leggerezza del NON essere più seduti su certe poltrone e così si sente tuonare:
"Gli istituti professionali vanno chiusi, 60mila docenti perderanno posto".
“L’esperienza degli istituti professionali statali deve essere considerata chiusa e i sessantamila docenti devono essere ricollocati altrove”.
Sono parole davvero forti quelle pronunciate da Valentina Aprea, ex vice-ministro dell’Istruzione del Governo Berlusconi ed oggi assessore all’Istruzione della Regione Lombardia, nel corso del convegno “Accendere i fari sull’Istruzione e Formazione Professionale” organizzato dall’associazione Treellle e che si è tenuto a Torino il 23 giugno scorso.
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