Abbiamo approntato questo fac simile di mail di protesta da inviare all'ufficio di gabinetto del ministro dell'Istruzione.

I colleghi che ne condividono il contenuto sono invitati a copiare e incollare il testo e inviarlo via PEC all'indirizzo sottostante.

Almeno per sfatare la generale convinzione di essere una categoria dormiente... 

 


PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Egr. sig. Ministro

con la pubblicazione del DPR 19/16 relativo alla ridefinizione delle classi di concorso, per i docenti tecnico pratici si è voluta mantenere la distinzione tabellare tra quelli della ex A075 e A076 (ora ad esaurimento) comunque presenti nella tab. A e i restanti della ex tab. C confluiti nella tab. B. Tale reiterata distinzione appare almeno discriminatoria per docenti appartenenti al medesimo ruolo degli Insegnanti Tecnico Pratici che fanno parte a pieno titolo della funzione docente nelle scuole e, pertanto, dovrebbero appartenere al medesimo ruolo o elenco che sia.

Inoltre, contrariamente alle attese iniziali ed agli annunci del governo attuale e di quelli precedenti, anzichè elevare il titolo di accesso degli insegnanti tecnico pratici a un livello consono, non solo si son voluti mantenere i vecchi titoli, ma si sono introdotti anche quelli di nuovo ordinamento (in particolare di Istituto professionale Prod. Ind. e M.A.T.) che sembrano pure godere di un maggiore potenziale operativo tra le varie classi di concorso della nuova tab. B rispetto ai diplomi di vecchio ordinamento anche di indirizzo tecnico.

Anche in relazione a quanto si verifica negli altri paesi comunitari in materia di reclutamento dei docenti questa scelta del legislatore è palesemente contraddittoria, soprattutto alla luce del dato di fatto che con la riforma Gelmini sono state soppresse numerose ore professionalizzanti nei corsi di studio degli IPIA e degli IT e che, quindi, questi diplomati, non possono evidentemente avere le competenze richieste ad un insegnante tecnico pratico.

Si chiede, quindi, di rivedere la formulazione delle classi di concorso della Tab. B nella parte relativa ai nuovi titoli di accesso prevedendo le seguenti opzioni:

1) in aggiunta al diploma specifico di vecchio o nuovo ordinamento anche il possesso di una laurea o diploma ITS di durata triennale attinente la classe di concorso; prevedere una fase transitoria temporale per i diplomati di vecchio ordinamento con titoli di servizio;

2) il possesso di una laurea magistrale specifica attinente la classe di concorso con un numero di crediti formativi concernenti l'attività laboratoriale o di tirocinio.

Si chiede, infine, di prevedere la possibilità, per i docenti in servizio, di riqualificarsi accademicamente attraverso percorsi riservati presso le università su base volontaria.

Ritengo, pertanto, che anche rivedendo opportunamente la formazione iniziale degli insegnanti tecnico pratici si possa veramente parlare di "buona scuola", ridando così dignità alla scuola e, soprattutto, alle sue legittime aspettative.

prof.......... docente tecnico pratico pressso ...........

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