Riceviamo e pubblichiamo: "DSGA discriminati?"Abbiamo ricevuto questa mail da un nostro associato che pubblichiamo senza alcun filtro.

Ho letto su un noto portale di informazione scuola, che l'associazione DSGA avrebbe protestato e addirittura ricorso per la loro esclusione dall'ultimo concorso bandito a DS "Dirigente Scolastico" usando le parole "discriminazione" e dando palesemente ai docenti, quali uniche figure preposte alla partecipazione, l'epiteto di incompetenti sul piano amministrativo e contabile per poter gestire un istituto scolastico.

Vogliamo dunque parlare del ruolo dei DSGA "Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi"?

Che competenze avrebbero loro, sul piano didattico, per amministrare una scuola in qualità di aspiranti dirigenti? Essere esperti di amministrazione è infatti uno, ma non certo l'unico dei requisiti per diventare DS.

Che competenze hanno loro per per organizzare l'attività tecnica in un istituto scolastico, come ora la legge gli attribuisce il compito in qualità di semplici FUNZIONARI amministrativi subordinati al DS?

Il fatto che (non tutti) i DSGA abbiano una laurea magistrale in legge o in economia non li abilita di fatto alla professione docente o a quella di capo ufficio tecnico nelle scuole.

Pertanto, oltre al rispetto che si deve alla categoria dei DSGA, da parte di chi rivendica presunti requisiti disconosciuti e discriminazioni, occorrerebbe un grande sforzo di umiltà per riconoscere i propri tanti limiti, ma soprattutto quello di non ostentare troppo l'uso o l'abuso degli acronimi per rivendicare una funzione dirigenziale che i DSGA non hanno e non avranno mai in quanto semplici funzionari di istituto alle dirette dipendenze del DS. Basti solo ricordare che fino a non molto tempo fa essi erano definiti "segretari" e a loro è stato sempre inibito l'accesso al ruolo di preside e poi DS. Come dire: cambiare nome per cambiare ruolo e stipendi può bastare?

A tal riguardo si sottolinea la gravissima pecca dell'assenza di un DT "DIRETTORE TECNICO" nelle scuole, da sempre rivendicato specialmente da parte del mondo degli istituti tecnici e professionali, che abbia lo stesso inquadramento e livello economico del DSGA con piena autonomia sulla gestione TECNICA dell'istituto, con particolare riguardo all'edilizia scolastica, alla sicurezza, ai laboratori ed all'attività tecnico manutentiva ed organizzativa degli assistenti tecnici, attività questa, ora attribuita ai DSGA che non hanno alcuna competenza per attuarla in quanto propria di ingegneri, architetti ed altre figure equipollenti.

Dov'è la politica questo punto? E' proprio questa demandata a mettere una pezza sulle tante, forse troppe, storture di un sistema che stenta a decisamente a restare in piedi.

Lettera firmata

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